Il 30 aprile 2025 è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea il Regolamento UE 2025/40, un atto legislativo che apporta modifiche significative alla disciplina sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio.
Esso è entrato in vigore l’11 febbraio 20254, ma la sua applicazione integrale inizierà a partire dal 12 agosto 2026.
L'obiettivo principale del regolamento è ridurre l'impatto ambientale degli imballaggi, promuovendo al contempo un'economia circolare più efficiente.
Questo nuovo quadro normativo rappresenta una svolta epocale, con l'introduzione di regole più stringenti e obiettivi ambiziosi che coinvolgeranno tutti gli attori della filiera.
Il Regolamento 2025/40 non si limita a un semplice aggiornamento delle direttive precedenti, ma stabilisce una vera e propria gerarchia di priorità.
Al primo posto vi è la prevenzione della produzione di rifiuti, incoraggiando la riduzione alla fonte.
Segue il riuso degli imballaggi, considerato una soluzione preferibile rispetto al riciclo, e infine il riciclo di alta qualità.
Il regolamento mira a raggiungere specifici obiettivi di riduzione dei rifiuti di imballaggio, con un taglio del 5% entro il 2030, del 10% entro il 2035 e del 15% entro il 2040.
Per raggiungere questi traguardi, la Commissione europea ha stabilito criteri rigorosi per la progettazione degli imballaggi.
D'ora in poi, gli imballaggi dovranno essere concepiti per essere completamente riciclabili o riutilizzabili.
Verranno anche introdotte nuove etichette armonizzate a livello europeo che forniranno ai consumatori informazioni chiare sul corretto smaltimento degli imballaggi.
Le imprese sono chiamate a un cambiamento radicale.
Tra le principali novità, si segnala l'introduzione di quote obbligatorie di contenuto riciclato negli imballaggi di plastica.
Questo significa che i produttori dovranno garantire che una percentuale specifica del materiale plastico utilizzato provenga da fonti riciclate.
Inoltre, il regolamento stabilisce obiettivi specifici per la vendita di bevande in contenitori riutilizzabili e per l'adozione di sistemi di deposito-cauzione per bottiglie di plastica e lattine.
Vengono anche definiti dei requisiti stringenti per il riuso, con l'obiettivo di rendere i sistemi di riutilizzo economicamente sostenibili e diffusi.
Le aziende dovranno adattare i propri modelli di business per integrare queste nuove pratiche, investendo in nuove tecnologie e infrastrutture.
Anche il ruolo dei consumatori sarà cruciale.
Il regolamento prevede misure utili a promuovere comportamenti più sostenibili, come l'utilizzo di contenitori riutilizzabili e la corretta separazione dei rifiuti.
Saranno introdotte etichette chiare e uniformi che renderanno più semplice il conferimento dei rifiuti di imballaggio.
Per i Paesi membri, il regolamento rappresenta una sfida e un'opportunità.
Essi dovranno implementare le nuove norme nel proprio ordinamento nazionale, investendo in infrastrutture di riciclo e riuso e rafforzando i propri sistemi di gestione dei rifiuti.
La Commissione europea monitorerà i progressi e garantirà che gli obiettivi siano raggiunti in tutta l'Unione.
In conclusione, il Regolamento UE 2025/40 segna un passo avanti decisivo verso un'economia più circolare e un futuro più sostenibile.
Sebbene la sua attuazione richiederà sforzi significativi da parte di tutti, i benefici a lungo termine per l'ambiente e la società giustificano pienamente questo ambizioso percorso di cambiamento.